La mafia arriva in Riviera Romagnola: 10 arresti tra Rimini, Riccione e San Marino

Il clan dei Casalesi ha fatto la sua entrata in Riviera Romagnola. Lo ha svelato l’operazione Vulcano dei Carabinieri del Ros e Dda di Bologna che arrestato per estorsione aggravata dieci persone di tre clan diversi tra Rimini, Riccione e San Marino, al punto che Roberto Alfonso, procuratore capo di Bologna, ha dichiarato: «In Emilia-Romagna ci sono tentativi seri di infiltrazione di criminalità organizzata». Si tratta, secondo la ricostruzione dei Carabinieri, di minacce contro imprenditori della Riviera Romagnola per il pagamento di somme di denaro: pestaggi, minacce di rapimento dei congiunti, cessione di imprese e immobili e sottoscrizione di false polizze assicurative. «I metodi usati dagli arrestati erano evidentemente tali da incutere terrore nelle vittime convincendole a non parlare», ha detto uno degli inquirenti.

La novità di questi arresti è che i tre clan in questione (Vallefuoco, Mariniello e Casalesi) avevano stipulato una sorta di “patto” per dividersi i proventi del territorio romagnolo. Le vittime dei clan era imprenditori in difficoltà economiche che veniva avvicinati con proposte di liquidità immediata e che poi venivano trascinati nella rete dell’estorsione. I clan hanno agito nelle province di Rimini, Modena, Reggio Emilia e nella Repubblica di San Marino.

Secondo quanto emerge dalle indagini c’erano stati dei contatti tra i clan e la finanziaria Fincapital di San Marino, commissariata dalla scorsa estate. Già nel novembre scorso erano stati notati movimenti “strani”, ma sembrava che la non ci fosse stata nessuna infiltrazione criminale: le indagini sono invece ora riaperte anzi, questo sarà il fronte sui cui gli inquirenti lavoreranno maggiormente nelle prossime settimane grazie all’intreccio di documenti emerso dai dieci fermi.

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