A Rimini il turismo non sente la crisi

Il settore turistico è in crisi, ma non a Rimini.

Il 2010 si conferma, infatti, in controtendenza rispetto alla media nazionale: +0,7% negli arrivi e -0,2% nelle presenze rispetto all’anno precedente. A fare da traino soprattutto la Notte Rosa e, nel periodo settembre-novembre gli eventi fieristici. Non grandi numeri, certo, ma se si considera che nel 2010 il settore, a livello nazionale e in media, ha visto una flessione dell’1,2% con un peggioramento, in particolare, nel settore extra-alberghiero (-1,7%) e in quello dell’agriturismo (-2,1%), quelli di Rimini sono ottimi risultati.

I dati più positivi arrivano dal mercato estero: più 9,9% gli arrivi dall’estero e più 6,5% le presenze. Il Paese che maggiormente ha contribuito a questi risultati è la Russia (le presenze sono aumentate del 56%) a cui seguono la Polonia (+14,9%), l’Austria (+9,3%) e la Svizzera (+3,4%). Lo confermano i dati di traffico dell’aeroporto Federico Fellini di Rimini: +44,4% di passeggeri rispetto al 2010, con un incremento dei voli low cost in arrivo dai Paesi dell’Est Europa. A fronte di questi aumenti si è invece visto un calo da quelli che erano bacini tradizionali del riminese: Francia, Benelux, Gran Bretagna e, soprattutto, Germania (- 1,5% a fronte di un aumento del 6,1% nel 2009). Per Fabio Galli, assessore al Turismo della provincia di Rimini «Il dato di sintesi che emerge dall’analisi 2010 è, ancora una volta, la capacità della Riviera di Rimini di sapersi adattare rapidamente al cambiare, anche improvviso, delle condizioni di mercato». Quello che è diminuito è proprio il turismo “italiano”, cioè quello dei connazionali che scelgono Rimini per le vacanze: -2% le presenze e -1,5% gli arrivi.

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